Legacy (Pedro Da Reis & Dylan McZax)

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    Nome: Pedro Da Reis
    Nickname: The Special One of Pro-Wrestling
    Data di Nascita: 14/09/1989
    Provenienza: Oporto (Portogallo)
    Debutto: PWE
    Altezza: 187 cm
    Peso: 104 kg
    Theme Song: "Party to Damascus" - Wyclef Jean feat. Missy Elliot - Quando combatte in Portogallo è solito entrare sulle note dell'Inno nazionale portoghese

    Wrestling Style:
    Da Reis è un All-Arounder, bravo un po' in tutto ma senza eccellere in nulla di particolare. Il motto del suo wrestling è "vittoria a tutti i costi", pertanto, la primaria definizione che può rappresentarlo è: cheater. Manovre illegali, "simulazioni" esasperate volte ad ingannare l'arbitro, continui tentativi di pin veloci... il fine ultimo di Pedro, sul ring, è concludere l'incontro, in maniera a lui favorevole, e possibilmente nel minor tempo possibile. Il suo stile è ridotto all'essenziale, ma il portoghese è molto pulito nelle esecuzioni. Cerca di limitare al massimo le possibilità di rischio per la sua incolumità, pertanto pur essendo dotato di una discreta agilità, non ama le manovre aeree, e non è ferrato negli hardcore matches. In situazioni di difficoltà tende a rallentare il ritmo dell'incontro con continue grapple moves, o portando l'incontro sui binari del mat-wrestling focalizzandosi con manovre di sottomissioni agli arti, semplici da applicare ma intense per chi le subisce.

    Moves:
    Camel Clutch
    Crucifix Armbar
    Double Knee Armbreaker
    Single Arm DDT
    Tornado DDT
    Triple Suplex
    Diving Elbow Drop
    TKO
    Lionsault
    PDR (Double Knee Facebreaker)

    Finisher:
    Mordida do Dragao (Cobra Clutch Slam - variante sugli avversari troppo pesanti per essere schiacciati Cobra Clutch Leg-Sweep)
    Buyout Clause (Punt Kick)

    Attitude:
    Cocky. Egomaniaco all'ennesima potenza. Viziato, sbruffone, più semplicemente un insopportabile stronzo. Look ricercato fuori dal ring, ma piuttosto privo di stile, anzi scivola neanche troppo lentamente nel pacchiano: capello perennemente ingellato, iper-lampadato anche a dicembre nonostante una carnagione tipicamente mediterranea (quindi tendente all'olivastro) già di suo. Orecchino di brillante al lobo sinistro. Immaginatevi un Cristiano Ronaldo col fisico di un Alberto Del Rio, ecco... quello è Pedro Da Reis.

    Background:
    "Sono il numero uno".
    Il motto di una vita, di un'esistenza. Facile, da costruirsi, quando nasci in una famiglia più che benestante. Ricco, ricchissimo, vive negli agi, nei vizi e nei lussi. Cresce così, Pedro Da Reis, iscritto alle migliori scuole e nei migliori college del Portogallo. Amato ed adorato dalle donne, vuoi per il conto in banca, vuoi per un fisico che pian piano diventa sempre più quello di un adone, l'esplosione del wrestling anche in terra lusitana lo porta ad essere anche uno dei migliori nella lotta libera del college di Oporto. La strada, da qui al professionismo, è breve: affina muscoli e tempra, potendo contare su tutto il tempo libero che vuole. Quello che prima era un hobby, diventa il suo lavoro. Il suo sollazzo. In bacheca, o per meglio dire sulla fedina penale, ha anche un paio di notti al fresco per dei festini non proprio puritani. Ma i soldi per la cauzione, la sua, altro che quella degli amici, non gli son mai mancati... Un passagio alla PWE poteva illuminarne la carriera ma la breve vita della Federazione lo costringe a ritornare a "scuola" che in questo caso vuol dire il Dungeon di sir William Vauxhall-Jones, per intenderci, la palestra di Manchester che ha formato la famiglia McZax. Qui Pedro comincia a coltivare le amicizie che servono, ed ha un secondo stint da professionista nella EBWA dove compete anche per il British Title, seppur senza successo. Anche in questo caso, la relativa durata breve del progetto lo costringe a cambiare i suoi piani, ma intanto Pedro si è fatto notare... e sarà chiamato da Dylan McZax e Daniel Stuart quando i due decideranno di rimettere in piedi la storica stable che dominò l'ASW nel 2005, denominata "Legacy".
    I tre marpioni uniranno le loro forze nell'ambizioso obiettivo di dominare tre Federazioni distinte: Dylan McZax in WFS, Daniel Stuart in 2FH mentre al giovane Pedro viene concessa la chance di misurarsi nella ECF. Il cammino potrà essere arduo, ma il ragazzo di Oporto non ha certo problemi di autostima.
    Il suo attire prevede short, stivali e ginocchiere coi colori portoghesi più il nero, capelli gellati all'indietro ed entra con un asciugamano sul collo e in maniera estremamente lenta ed irritante.
    Un "Mourinho" del ring. Strafottente, odioso, al microfono sa far più danni di uno tsunami. Spesso è contornato da quelli che definisce "i miei ragazzi", che in molte federazioni è riuscito a conquistarsi a suon di denari contanti. Amante del jet-set (sarà per questo che ha deciso di venire a combattere a Montecarlo), delle belle donne e del lusso ostentato, Pedrò è comunque prima di tutto un atleta: curatissimo nel fisico, non pompato ma rifinito fino alla perfezione, l'adolescenza spesa come amateur-wrestler lo ha formato molto tecnicamente, l'esperienza nel mondo dei pro l'ha reso infine il viscido opportunista che è oggi.

    Palmares:
    1 R-Pro 6-Men Tag Team Title (nella LEGACY con Dylan McZax e Daniel Stuart)


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    NOME WRESTLER: Dylan McZax
    PROVENIENZA E DATI ANAGRAFICI: Manchester, Gran Bretagna, 03/02/1977
    ALTEZZA (misure europee): 1,83 m
    PESO (misure europee): 90 kg
    ALLINEAMENTO: Neutral Heel
    THEME SONG: "Still Waiting" - Sum41
    TITOLI VINTI : NPWA Cruiserweight Champion (3, con l’identità di Black Panther D), ASW European Title (2) ASW Intercontinental Title (1) ASW World Title (2), ASW'13 Commonwealth Championship, ASW'13 (1) Undisputed Title (1) FWF Tag Team Title (1 - con Daniel Stuart - Legacy), Raven Project 6-Men Tag Team Title (1 - con Daniel Stuart e Pedro Da Reis - Legacy), AVLL Intercontinental Jr. Heavyweight Tag Team Title (1 - con Pedro Da Reis - Black Panthers)WTF Tag Team Title (1 - con Stewart Farrell - British Airways 3.0) OBW Ubermensch Title (1)

    STILE DI LOTTA: Hi-Flyer - Mat Wrestling
    MOSSE TIPICHE:
    FINISHER:
    - Albionic Neckbreaker (Ascending Springboard Corner 3/4 Facelock Bulldog)
    - The Signature (Double Underhook Reverse Facebuster)

    MANAGER/VALET(S) ---

    ATTIRE E NOTE SULL'ENTRATA ---

    BACKGROUND: L'aerial fighter per eccellenza, ispirato al mai troppo compianto Owen Hart, Dylan rappresenta un po' la "pecora nera" dei fratelli McZax, di cui è il minore, ha iniziato nella VJPEE-WA come face, diventato poi heel (attaccando Barry e Rex con una sedia), ora è definitivamente considerato da tutti un neutral, di solito il pubblico lo apprezza ma non è 1 che si fa problemi se bisogna cheatare per vincere un incontro.

    Una volta era più "rispettato" per i numeri che faceva sul ring, che amato da parte del pubblico, è un personaggio "scomodo", che dice quello che pensa, maturando ha imparato a gestirsi meglio anche come “personaggio”, lui è un po’ 1 Stone Cold della categoria cruiserweight come attitude.

    Si dice di lui che "non sappia combattere in piedi", infatti è anche un grande mat-technician, cioè o "vola" o è in qualche presa sul tappeto. Anche eccezionalmente veloce e sufficientemente cattivo , un mighty fuckin’ light bastard, non si sa come abbia potuto nascere nella famiglia McZax, che vanta 2 grandi sportmanship come Barry e soprattutto Rex.

    Di lui non si ricordano grandi faide quanto piuttosto grandi match: con Vega, con Bergara, con Yasha Tans… il suo stile è a metà tra Rey Mysterio e Chris Benoit, o grandissime mosse volanti o potenti mosse di submissione a terra.

    Il suo costume è spesso un half lenghted nero con disegni multicolori sui lati, stivali e ginocchiere neri (uniti), capelli leggermente riccioli ma radunati in una coda dietro la schiena, entra nel ring con espressione seria indossando una bandana nera che porta il simbolo di una pantera (come tutti i McZax anche lui ha un felino come mascotte, Rex è il leone, Barry il giaguaro, lui la pantera), ama entrare per primo saltando la terza corda.

    Alla chiusura della VJPW il ribelle Dylan ha combattutto in federazioni shoot negli USA salvo poi passare in Giappone nella NPWA (Black Panther D), la ASW gli offre l’occasioni di farsi rivedere nella vecchia Europa, un Dylan più maturo e determinato saprà sicuramente sfruttarla al meglio.

    Inizialmente la carriera in ASW di Dylan non decolla molto: buona la parentesi in Tag-Team con Charlie Catiati, nei "British Airways" ma poi, dopo lo split, mentre il collega anglo-siculo comincia ad affermarsi come Main Eventer, Dylan viene relegato nel mid-carding, finendo col diventare dapprima un mero Enforcer del D-Team, poi praticamente un Jobber.
    Dylan arriva addirittura alle soglie del licenziamento: gli viene affidata una title-shot per l'IC Title, contro l'allora Campione Rod Weiler, ma se avesse perso, sarebbe stato licenziato. Il match pare andare malissimo e Dylan e' addirittura sul punto d'abbandonare quando interviene Rex McZax, tornato da poco in Fed, che umiliando Dylan con un ceffone, risveglia in lui l'ardore agonistico. Dylan torna sul ring, e batte Weiler, diventando per la prima volta IC Champ. Da quel momento in poi la sua carriera schizza alle stelle: a "Cannon Fodder III", l'IC Champ partecipa ad una No Holds Barred 10 Men Battle Royal... con in palio il World Title e... sovvertendo praticamente tutti i pronostici, la vince!
    Non solo, ma in quel match Dylan, con l'aiuto di Damon Devlin, che da quel momento diventerà il suo più fido alleato, umilia letteralmente suo fratello Rex McZax. Tra i due comincia un'epica faida, infarcita di colpi bassi ma anche di grandi emozioni. Il match tra i due viene fissato per "Shock to the System IV", a spuntarla e Rex che priva Dylan del suo World Title.
    Dopo qualche mese per risollevarsi, Dylan esplode nuovamente: insieme a "Dirty Business" Damon Devlin, ed il rookie della Fed, "The Nobleman" Daniel Stuart forma la "Legacy" una stable che caratterizzerà fortemente l'ASW di quel periodo. L'attività della Legacy e' importante nella fase del cambio di Ownership, le loro manovre permetteranno ad Arles di diventare il nuovo padrone dell'ASW, e consentono a Dylan di vincere per la seconda volta il World Title.
    Il suo secondo regno però non brilla: Dylan perde la cintura dopo poco più di un mese. Da quel punto in poi, la sua stella si eclissa un po' e Dylan vivacchia fino a che la Federazione non chiude.

    Dopo la chiusura dell'ASW, Dylan (nel più totale anonimato), lascia il wrestling-business e l'Europa, per trasferirsi negli Stati Uniti d'America, per la precisione in un sobborgo di Cleveland (OH), dove "a modo suo" perpetua la tradizione del Dungeon McZax, facendo da insegnante di lotta (amateur-wrestling) agli studenti dell'high-school locale.
    Torna al "family business" nel breve periodo di vita della PWE, durante il quale fa anche una fugace apparizione in ECF dove disputa un match contro Jimmy Barbaro, prima del suo "ritorno" nella natia Manchester, nella WFS.

    In WFS, durante "l'ASW Invasion" si afferma, forse, come l'elemento di spicco del fronte, sulla carta, capitanato da Rex McZax. E quando, dopo la riscossa dei WFS Originals, il Commissioner Rex McZax perde i suoi poteri ed il suo fronte si sfalda, non stupisce che inizialmente Dylan rimanga nella federazione di Manchester, con il ruolo di semplice wrestler. Tuttavia, siccome al cuore non si comanda, la permanenza in WFS dura meno del previsto: Dylan torna nella riaperta ASW, diretta dal fratello ed all'incirca nello stesso periodo, ottiene anche grandi successi di "squadra" nella rinata Legacy, riformata con l'amico di un tempo, Daniel Stuart e con una giovane promessa portoghese, scoperta ai tempi della PWE, Pedro Da Reis. I tre decidono di competere, singolarmente, in tre Federazioni diverse (Stuart in 2FH, Da Reis in ECF, Dylan in ASW), lottando invece di squadra nel Raven Project, riuscendo così ad ottenere successi sia di gruppo che singolarmente senza pestarsi i piedi a vicenda. Durante lo stint in ASW infatti, Dylan rivincerà sia il Commonwealth Championship che l'Undisputed Title della Federazione.

    Concluso anche questo stint, Dylan si riaffaccia al wrestling-business con un nuovo ruolo: la Legacy effettua un takeover azionario della WTF, assumendone il controllo dirigenziale. A Dylan, oltre che un seggio nel Consiglio d'Amministrazione, verrà affidato anche il ruolo di Coordinatore del Mentor Roster.
    A marzo 2015 affianca al suo nuovo incarico, un ruolo "on ring" nel roster di una piccola, ma ambiziosa, indy tedesca, la OBW.

    Edited by JohnnyMetallo83 - 10/4/2016, 22:24
     
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